Oggi più che mai, i bambini necessitano di qualcosa che li tenga impegnati e che non sia solo un dispositivo elettronico. Data la gran quantità di informazioni con le quali entrano in contatto, capita spesso che perdano interesse per qualcosa che stanno facendo cinque minuti dopo aver iniziato, alla ricerca di un nuovo stimolo più interessante.
Un’attività che sempre maggiormente si sta perdendo, per mancanza di tempo o voglia, è quella di fare sport. Ci sono bambini che sanno tutti i nomi dei calciatori e le partite vinte da ogni squadra. Ma quando si trovano davanti ad un pallone non lo calciano.
L’intento di questo articolo è quello di fare una carrellata di sport che si possono far fare a proprio figlio. Scopriamo insieme quali attività si possono fare e quale è il più adatto per ciascun bambino.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i bambini e ragazzi dovrebbero fare almeno 60 minuti di attività fisica al giorno, con esercizi prevalentemente di tipo aerobico, per migliorare le condizioni cardio-respiratorie, scheletriche e muscolari.
Da qui, sorge spontanea la domanda su cosa proporgli.
Fondamentale è partire da quello che è il loro desiderio, costringerli a fare qualcosa non li spronerà ad impegnarsi ed essere costanti. Si può quindi prendere in esame diverse attività e scegliere insieme al diretto interessato.
Afferma Sergio Lupo, specialista in medicina dello sport a Roma, che fino all’età delle medie “l’attività sportiva deve essere varia in modo da stimolare tutto l’organismo, che è in crescita: muscoli, scheletro e apparato cardiocircolatorio”.
“Ci vorrebbe non un solo sport ma più di uno, o un’attività fisica di tipo polisportivo. La ginnastica può essere un esempio: si corre, si salta, ci si arrampica, si fanno le cose naturali a quell’età, che divertono, e allo stesso tempo, attraverso il controllo del corpo e il superamento di piccole sfide e paure accrescono l’autostima” ribadisce Alberto Cei, psicologo dello sport all’università di Roma Tor Vergata.
Questo è il dubbio che maggiormente attanaglia i genitori, perché ogni piccolo ha un modo diverso di approcciarsi alle situazioni.
Sull’argomento si sente di tutto: per gli introversi è bene un’attività di gruppo, per gli estroversi una individuale, ma è anche vero che per i più timidi la disciplina individuale “spaventa” meno, mentre per gli estroversi è più facile fare squadra.
La verità, come in molte situazioni, sta nel mezzo: entrambe le tipologie sono educative e rafforzano aspetti diversi della personalità. La squadra stimola più il senso di collaborazione e condivisione di un obbiettivo comune. Dall’altra parte, lo sport individuale rafforza l’autonomia mentale e l’assunzione di responsabilità.
Infine, fare attività, sia di gruppo che individuale, migliora le capacità di ragionamento. La questione è capire quale tipo di sport porta i risultati più utili, magari anche a seconda delle necessità psico-fisiche del bambino. Ad esempio, secondo degli studi condotti sul tema, è stato osservato che l’attività aerobica, come camminare, ballare o andare in bicicletta è quella più indicata per migliorare l’attenzione e stimola l’utilizzo del cervello.
Secondo gli esperti è bene che i bambini sperimentino più discipline, in modo da potersi fare un’idea e scegliere in base alle loro preferenze e abilità. Tutto ciò dipende anche dalla loro età.
In generale, fino agli 8 anni i pediatri consigliano di praticare attività individuali come la ginnastica, il nuoto e l’atletica leggera: sport completi che interessano tutto il corpo e stimolano una crescita armonica.
Per gli sport di squadra, invece, l’età giusta per iniziare è verso i 7-8 anni. A questa età, infatti, i bambini sono in grado di apprezzare le attività di gruppo.
I classici sport, come il calcio, il basket, la pallavolo, ma anche i meno comuni rugby e pallanuoto, sono stimolanti e divertenti e permettono di imparare a collaborare per raggiungere un risultato.
Infine, alcuni sport sono più indicati di altri per prevenire o correggere atteggiamenti sbagliati della postura durante lo sviluppo, come le spalle spioventi, la scoliosi, il dorso curvo e il piede piatto, per questi è necessario rivolgersi al proprio pediatra che è la persona più indicata per dare consigli.
Essendo un’attività completa, è tra gli sport più consigliati per i più piccoli, anche come integrazione ad altri sport. La ginnastica favorisce uno sviluppo uniforme di muscoli e articolazioni e, allo stesso tempo, aiuta il bambino a conoscere sé stesso e il suo corpo.
Indicato già nei primi anni di vita, il nuoto aiuta la coordinazione e dà la possibilità al bambino di essere consapevole del proprio corpo, grazie anche all’impatto con l’acqua.
È uno sport simmetrico e quindi un’ottima integrazione per discipline asimmetriche come tennis o scherma, ma in generale per tutti gli sport. Inoltre, consente uno sviluppo armonioso.
L’atletica dà al bambino una base motoria che potrebbe essergli utile per la pratica di altre discipline. Crescendo, il bambino può decidere se specializzarsi in una disciplina dell’atletica o cambiare.
Finché sono piccoli vengono insegnate le basi di tale sport, correre, saltare, lanciare, tramite giochi che aiutano a sviluppare coordinazione, resistenza e forza.
I benefici del calcio, che è lo sport di squadra più praticato in Italia, sono tanti: favorisce lo spirito di squadra e la coordinazione, migliora la capacità respiratoria, sviluppa velocità e capacità di resistenza.
Il basket e la pallavolo sono attività complete, per le quali si allenano sia le gambe che la parte superiore del corpo, i muscoli paravertebrali e gli addominali, migliorando la potenza muscolare e la velocità. Inoltre, stimolano lo spirito di gruppo e aiutano a sviluppare precisione e abilità.
Tennis e scherma sono definiti sport asimmetrici, in quanto si allena in particolare uno degli arti superiori. Per questo motivo è necessario integrare un altro allenamento, magari di ginnastica generica o di nuoto. Dal momento che sono individuali, favoriscono il senso di responsabilità e la concentrazione.
In generale spostarsi in bicicletta ha un effetto benefico sui bambini: aiuta ad acquisire fiducia in sé stessi, insegna l’equilibrio e rinforza gli arti inferiori. Praticato con costanza come sport amplia l’autonomia, la libertà, la responsabilità e la capacità di osservazione. In più, il bambino impara ad anticipare le situazioni, prendere decisioni e risolvere problemi.
Il pattinaggio, come la bici, consente di apprendere un equilibrio diverso da quello al quale si è abituati, quindi è ottimo per sviluppare le capacità coordinative.
Il judo e il karate sono le due arti marziali più consigliate per i bambini. Necessitano di forza e coordinazione e possono essere utili per formare il carattere, infatti infondono fiducia nelle proprie capacità ed insegnano a controllare le proprie emozioni.
Infine, attraverso l’apprendimento di certe posture il bambino acquisisce gradualmente la conoscenza, la consapevolezza e il controllo del suo corpo.
La danza abitua a una postura corretta e insegna il senso del ritmo, oltre a donare grazia ai movimenti. Si può praticare fin da piccoli in quanto è considerata un’attività completa.
Il Garden è una struttura polisportiva di Rimini diventata nel corso del tempo un punto di riferimento per tutti gli appassionati di sport, una famiglia che si sta allargando sempre più e dove è possibile praticare 10 attività diverse: calcio, nuoto, basket, karate, danza, hip hop, pallavolo, beach tennis, beach volley e tennis.
Nicola Guastamacchia, il responsabile tecnico del centro, afferma in un’intervista: “Siamo felici di avvicinare sempre più bambini allo sport e ad uno stile di vita sano, per una Polisportiva come la nostra è un grande motivo di orgoglio”.
Continua affermando: “Multidisciplinarietà e famiglia, sono queste le parole chiave che caratterizzano l’attività giovanile del Garden. I bambini possono infatti praticare più sport contemporaneamente e questo favorisce uno sviluppo motorio/coordinativo notevolmente migliore di chi invece pratica una sola attività.
La famiglia ha invece un ruolo fondamentale nel dare il buon esempio ai ragazzi ed è per questo che il Garden da anni promuove l’abbonamento family, una formula che permette appunto a tutta la famiglia di praticare sport a tariffe agevolate.”.
Nella polisportiva ogni sport può contare su uno staff di istruttori altamente qualificati che accompagnano i bambini/ragazzi (dai 4 anni in su) nel loro percorso, mettendo al centro di tutto il divertimento e la crescita sana.
Ora è giunto il vostro momento: sedetevi con vostro figlio e scegliete! E, magari, mentre i tuoi figli sono a fare sport, verrà voglia di muoverti anche a te!
Garden Sporting Center è il centro sportivo a Rimini per eccellenza da oltre 30 anni. I contenuti che leggi in questo blog sono il frutto di analisi di letteratura scientifica ed esperienza diretta dei nostri professionisti, con supervisione ed approvazione finale del Dr. Ermanno Pasini: Medico Dietologo e Presidente della Polisportiva Garden Srl SSD.